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Selezione dei pazienti

CHI PUO’ BENEFICIARE DELLA CRS-HIPEC

L’indicazione alla CRS e HIPEC dipende da vari fattori che comprendono l’età, le condizioni generali del paziente e le sue comorbilità, la tipologia istologica della neoplasia peritoneale, il suo grado di aggressività istologica (Grading Tumorale) e la sua estensione quantitativa (PCI). In ogni caso l’indicatore principale è rappresentato dalla potenziale radicalità chirurgica (cc-score); solo i pazienti completamente resecabili (quindi senza il minimo residuo di malattia a fine intervento) possono essere orientati al trattamento.

ETA’: sono generalmente ammessi al trattamento di CRS-HIPEC i pazienti fino a 70 anni. Per la fascia di età compresa tra 70-75 anni casi eccezionali possono essere ammessi dopo accurata valutazione geriatrica e comunque per patologie a bassa aggressività ed estensione.

CONDIZIONI GENERALI E COMORBILITA’: il trattamento di CRS-HIPEC è molto pesante ed aggressivo per il paziente. La coesistenza di comorbilità importanti limitano le indicazioni al trattamento;

ISTOLOGIA: sono esclusi dal trattamento tutte le neoplasie peritoneali secondarie il cui tumore primitivo risiede in sede extra addominale (per esempio sono escluse dal trattamento le metastasi peritoneali da carcinoma mammario). Tra le neoplasie addominali che danno metastasi peritoneali (MP) sono candidabili a trattamento con CRS-HIPEC le neoplasie dello stomaco, del colon, dell’appendice (tra cui il pseudo mixoma peritonei) e delle ovaie; tutte le altre sono di fatto escluse (per esempio sono escluse quelle del tratto epato-bilio-pancreatico, del piccolo intestino e dell’utero tra le più frequenti). Tali criteri di esclusione che potrebbero sembrare molto restrittivi sono giustificati dagli scarsi risultati ottenuti trattando tali patologie con CRS-HIPEC.
Sono infine selezionabili per il trattamento di CRS-HIPEC alcune neoplasie primitive del peritoneo che hanno una incidenza considerata rara: il Mesotelioma Peritoneale ed il Tumore Sieroso Papillare Primitivo del Peritoneo.

GRADO TUMORALE: le neoplasie che si prestano meglio ad un trattamento chirurgico sono quelle a basso grado. Gli alti gradi sono di fatto esclusi dal trattamento indipendentemente dalla loro origine. Molta attenzione deve essere inoltre prestata all’istologia che presenta le cosiddette “Cellule ad anello con castone” tipica del tratto gastrointestinale e che presenta elevata aggressività biologica.

PCI: la quantità di malattia rappresenta uno dei fattori prognostici più importanti nella selezione dei pazienti candidati a CRS-HIPEC. Maggiore è l’aggressività neoplastica espressa dal grading o dall’istologia minore deve essere l’estensione di malattia al fine di candidare il paziente al trattamento. Sappiamo infatti che per il Ca Gastrico il PCI massimo accettabile è di 6 mentre per il Ca del colon può raggiungere 20. Non vi sono sostanziali limiti per il pseudomixoma peritonei che è una malattia a bassa aggressività mentre per il mesotelioma peritoneale viene valutato un mix di informazioni biologiche espresse dal cosiddetto Ki67 che è un indice proliferativo e quantitative espresse dal PCI. Maggiori informazioni saranno disponibili nelle sezioni delle singole patologie.

COMPLETEZZA DI CITORIDUZIONE: è il fattore prognostico più importante espresso dal cosidetto cc-score e declinato in cc-0 (assenza di residuo macroscopico), cc-1 (residuo inferiore e 2,5mm), cc-2 (residuo superiore a 2,5mm e inferiore a 5 cm), cc-3 (residuo superiore a 5 m e con noduli confluenti).
Non ha alcun significato sottoporre un paziente ad un trattamento di CRS-HIPEC con un residuo di malattia superiore a cc-1 e ciò perché l’eventuale residuo millimetrico rappresenta l’ideale target per il trattamento HIPEC.