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Per saperne di piu’ sulla Fisiopatologia della Carcinosi Peritoneale

Il passaggio attraverso il mesotelio può avvenire attraverso due meccanismi di cui uno diretto definito ”transmesoteliale” ed uno, attraverso il sistema linfatico definito ”translinfatico” (Fig.1).

Il processo trans mesoteliale

Tale processo è la conseguenza del diretto contatto delle cellule tumorali sul mesotelio. Le cellule mesoteliali peritoneali sono tenacemente adese l’una all’altra con spazi serrati, formando così una vera barriera nei confronti della potenziale aggressività delle cellule tumorali. La barriera plasmatico-peritoneale, lo spazio tra le cellule mesoteliali ed i capillari sub mesoteliali, impedisce il trasporto di ossigeno e nutrienti dal sub mesotelio capillare alla cavità peritoneale.
La cellula neoplastica non è in grado di attaccare le cellule mesoteliali ma ha capacità di impianto sul connettivo sub-mesoteliale; mediante molecole di adesione quali CD44 le cellule neoplastiche aderiscono al mesotelio e producono citochine che fosforilano il citoscheletro conferendone motilità e modificazioni morfologiche che consentono infine la migrazione sub mesoteliale. La produzione di fattori di motilità e proteasi favoriscono il processo di diffusione e quindi l’invasione dello spazio capillare sottoperitoneale dove la disponibilità di fattori di crescita e di fattori angiogenetici come VEGF-A e VEGF-C consente la proliferazione e l’induzione alla neoangiogenesi.

Il processo translinfatico

Recenti studi hanno evidenziato che il sistema linfatico del peritoneo è dotato di “stoma”, orifizi linfatici che connettono la superficie peritoneale con il sistema sub peritoneale ed i milky spots, piccoli aggregati di vasi linfatici, linfociti e macrofagi. I milky spot sono presenti maggiormente su ampie aree come il grande omento ed il piccolo omento. Durante i processi infiammatori, attraverso tali pori, leucociti e macrofagi migrano in peritoneo. In un processo neoplastico in cui gli elementi cellulati hanno guadagnato la cavità peritoneale, le cellule tumorali possono passare attraverso gli stoma ed i milky spot mediante un meccanismo di riassorbimento dei fluidi peritoneali che trasporta passivamente la cellula neoplastica nel milky spot e possono rimanere intrappolate all'interno di questi comparti anatomici e lì proliferare. Questo tipo di diffusione peritoneale frequentemente ha una limitazione loco regionale ed è il target ideale per il trattamento radicale.
Pertanto, il primo meccanismo necessita di elevata aggressività e specializzazione degli elementi neoplastici in quanto sottende la produzione e l’utilizzo di vari fattori di adesione e di crescita tipici delle neoplasie ad alto grado; il secondo meccanismo è più semplice e possibile in quanto il peritoneo è sede di numerosi passaggi trans linfatici soprattutto a livello del mesentere, dell’omento, del peritoneo del Douglas e delle cupole diaframmatiche mentre ne è sprovvista la sierosa di rivestimento digiuno ileale. La presenza di noduli neoplastici interessanti il piccolo intestino è un epifenomeno che contraddistingue un tumore aggressivo, come appunto il frequente Ca indifferenziato a cellule ad anello con castone dello stomaco.

Fig. 1: Processo multifasico di disseminazione al peritoneo: A: Processo Trans Mesoteliale; B: Processo Trans Linfatico